Siamo un’organizzazione internazionale attiva dal 1983, sempre a fianco della società civile e dei movimenti che resistono per facilitare il cambiamento.
Lavoriamo per decostruire i modelli neocoloniali patriarcali e sostenere le capacità rigenerative di comunità e territori.
Vogliamo restituire dignità, risorse e possibilità alle persone e al pianeta.
Dare tempo e forza a cambiamenti reali e duraturi.
Riaffermare il valore del tempo lungo e del pensiero critico.
Riuscire a misurare le trasformazioni reali nelle vite delle persone
COSPE lavora per rimuovere le disuguaglianze e costruire giustizia sociale, climatica ed economica insieme a comunità e movimenti in tutto il mondo. Promuoviamo l’autodeterminazione, la titolarità dei diritti, la decolonizzazione e la cura condivisa dei territori, delle relazioni e del pianeta.
Immaginiamo società giuste, solidali e sostenibili, dove libertà, diritti e dignità siano realtà per tutte e tutti. Un futuro in cui le relazioni siano fondate su cura, equità e responsabilità collettiva.
La nuova Pianificazione Strategica di COSPE nasce da un’urgenza e da una visione. L’urgenza di contrastare le disuguaglianze sempre più violente che segnano il nostro tempo: crisi climatica, patriarcato, razzismo sistemico, esclusione economica, attacco allo spazio civico e la visione di un mondo costruito dal basso, dalla forza delle donne, dei e delle giovani, delle comunità che resistono, immaginano e costruiscono alternative.
Questo documento è frutto di un percorso di ascolto e co-progettazione che ha coinvolto attivamente tutto il personale COSPE ma anche partner, attiviste, attivisti e stakeholder in Italia e nei paesi in cui operiamo.
Un lavoro collettivo durato oltre un anno, volto a ridefinire la nostra visione, le priorità strategiche e le modalità operative alla luce dei cambiamenti globali e delle sfide che affrontiamo quotidianamente.
Un percorso che rappresenta la volontà di rinnovare la nostra missione restando fedeli ai nostri principi e capaci di evolvere come soggetto politico e organizzativo.
Scegliere una visione a dieci anni significa andare in controtendenza rispetto alla velocità che domina il presente, riaffermando il valore del tempo lungo come spazio necessario per il pensiero critico, la trasformazione profonda e il cambiamento reale.